- Se il Mediterraneo viene definito un “mare chiuso”, l’Adriatico, lembo di Mediterraneo che si insinua tra le coste italiane e quelle della ex Jugoslavia lo è ancora di più.
- I ministri Cingolani e Franceschini hanno firmato pochi mesi fa i decreti di Via (Valutazione di impatto ambientale) per progetti di estrazione: quattro al largo delle Marche e sei in Emilia Romagna. Il tutto senza contare l’impatto ambientale della raffineria Api di Falconara Marittima, in provincia di Ancona.
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Ormai da qualche anno, è diventato un vero laboratorio di ricerca per università, istituti, associazioni ambientali e privati. Tutti impegnati nella battaglia contro i rifiuti e, in particolare, la plastica. Particolare interessante è che in questa battaglia sono stati coinvolti anche i pescatori.
Se il Mediterraneo viene definito un “mare chiuso”, l’Adriatico, lembo di Mediterraneo che si insinua tra le coste italiane e quelle della ex Jugoslavia lo è ancora di più. Facile quindi immaginare quale sia la situazione per quanto riguarda i rifiuti marini. Si tratta di uno dei mari più inquinati. Secondo uno studio dell’International Union for Conservation of Nature and Natural Resources (Iucn) nel Mediterraneo ci sarebbero un milione e 178mila tonnellate di plastica (la stima è stata fatta



