- La transizione energetica è uno dei pilastri sui cui poggia il Piano nazionale di ripresa e resilienza e secondo il ministro Cingolani dovremmo produrre 8 gigawatt di energia rinnovabile all’anno. Il problema è che oggi ne installiamo solo 0,8.
- Le aste per l’assegnazione dei progetti vanno deserte o quasi. Il motivo è un cocktail di fattori in cui l’ingrediente più importante è l’iter autorizzativo a cui si aggiungono la resistenza delle popolazioni interessate e un pizzico di sciatteria delle società che installano pale eoliche e pannelli fotovoltaici.
- Nel grande imbuto delle autorizzazioni sono fermi in questo momento circa 200 parchi eolici per un totale di 9 gigawatt.
La transizione energetica è uno dei pilastri sui cui poggia il Piano nazionale di ripresa e resilienza: degli oltre 222 miliardi del Pnrr, una settantina saranno destinati infatti alla decarbonizzazione della nostra economia. E per abbattere le emissioni di anidride carbonica, dobbiamo produrre più elettricità da fonti rinnovabili, come l’eolico e il fotovoltaico. Questo significa, come ha dichiarato il 22 giugno il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, «installare nei pro



