- Le immagini di devastazione dell’Emilia Romagna sono drammatiche. Dopo ore di pioggia interminabile, di persone abbarbicate sui tetti in attesa di soccorsi, arriva la conta dei danni e a questa si aggiunge quella ancora più drammatica delle vittime e dei dispersi.
- Ancora una volta un evento metereologico estremo ci ricorda la gravità della crisi climatica in corso e soprattutto ci ricorda che la politica non ha messo in campo azioni realmente concrete per fermare il riscaldamento globale.
- bisogna approvare una legge sul consumo di suolo, ridurre le emissioni dei sistemi produttivi e chiedere scusa al movimento ambientalista e agli attivisti delle nuove generazioni che stanno facendo bene a puntare l’attenzione sulla necessità di agire con urgenza.
Le immagini di devastazione dell’Emilia-Romagna sono drammatiche. Dopo ore di pioggia interminabile, di persone abbarbicate sui tetti in attesa di soccorsi, arriva la conta dei danni e a questa si aggiunge quella ancora più drammatica delle vittime e dei dispersi. La regione Emilia-Romagna ha parlato di una «situazione gravissima» con quattordici fiumi esondati: Idice, Quaderna, Sillaro, Santerno, Senio, Lamone, Marzeno, Montone, Savio, Pisciatello, Lavino, Gaiana, Ronco. Quando un fiume eso



