Eco-algoritmi

La svolta sbagliata di Google Maps contro il cambiamento climatico

  • Di recente ho letto della funzione di Google Maps di prossima uscita che offrirà a chi è alla guida di scegliere tra i percorsi più “eco-friendly”.
  • Russell Dicker, direttore del prodotto a Google, ha affermato che «per circa la metà delle rotte, siamo in grado di trovare un’opzione più ecologica con un cambiamento in termini di tempo minimo o nullo».
  • Come in altri àmbiti, stiamo spostando il nostro processo decisionale circa l’ecologia su algoritmi opachi basati su cloud che oscurano i compromessi insiti in tutte le nostre forme di consumo e comportamento.

Ricordo di aver imparato che cos’è un algoritmo non in un corso di programmazione o di informatica, ma durante le ore di psicologia alle superiori. Un algoritmo, concetto oggi più conosciuto nel contesto di motori di ricerca e feed dei social media che nelle scienze sociali, è semplicemente una formula qualsiasi che passo dopo passo porta alla risoluzione di problemi. L’esempio classico è la divisione lunga: seguendo l’insieme standard delle regole posso calcolare il quoziente di due numeri rea

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