I modelli climatici non tengono più, l'«alluvione del secolo» in Germania è il nuovo evento da «una volta ogni secolo» che si è verificato nel giro di poche settimane, ennesimo tassello dell'accelerazione della crisi climatica. Lo ha spiegato con grande chiarezza a Slate Peter Kalmus, climatologo che lavora alla Nasa: «La comunità scientifica ha fatto un ottimo lavoro nel proiettare l'aumento delle temperature a 1.2° C, che è esattamente dove ci troviamo ora. Ma non è stato fatto un lavoro altrettanto buono nel prevedere quanto sarebbero stati gravi gli impatti di un aumento di temperature a 1.2° C».

Insomma, abbiamo calcolato con efficacia la curva dell'aumento delle temperature, e questo ci dice che sono efficaci anche i modelli che le vedono crescere ancora, e che serviranno sforzi veloci e globali per tenerle nei limiti dell'accordo di Parigi, ben sotto i 2° C e possibilmente entro 1.5°C.

Allo stesso tempo però non avevamo compreso quanto sarebbe stato drammatico anche solo un aumento delle temperature globali di 1.2° C rispetto all'era pre-industriale.

Questo aumento ci ha portato ai quasi 50° C in Canada, con un miliardo di animali marini morti lungo la costa del Pacifico, praticamente cotti, e un evento come quello che ha colpito la Germania occidentale e il Belgio.

La catastrofe tedesca

Water runs off in the overflow of the Ruhr dam near Heimbach, Germany, Friday, July 16, 2021. Heavy rains caused mudslides and flooding in the western part of Germany. Multiple have died and dozens are missing as severe flooding in Germany and Belgium turned streams and streets into raging, debris-filled torrents that swept away cars and toppled houses. (Lino Mirgeler/dpa via AP)

Il conteggio delle vittime è destinato ad aumentare, ufficialmente sono 91 (80 in Germania, 11 in Belgio), più di un migliaio i dispersi. Molti saranno ritrovati quando tornerà il segnale telefonico, ma è comunque una catastrofe immane. La stazione di Köln-Stammhei ha misurato 154mm di pioggia nelle 24 ore. Il record precedente era di 95mm.
A Londra, il giorno dopo la finale degli Europei, è caduta in un giorno la pioggia di tutto il mese di luglio. E record di temperatura sono stati battuti nei paesi scandinavi, in Siberia, in Libia, in Pakistan. In California è stata registrata quella che - se confermata - sarà la temperatura più alta mai intercettata da strumentazione umana sulla Terra: 54.4° C. Gli effetti della crisi climatica sono peggiori e più rapidi di quanto previsto.

«Eventi come la cupola di calore nel nord-ovest Pacifico hanno spostato di un decennio in avanti la mia idea su dove ci trovassimo con la crisi climatica», ha detto Kalmus.

In pratica, stiamo assistendo nel 2021 a sconvolgimenti che pensavamo di vedere dal 2030 in poi e - in parte - di poter ancora contenere.

La cupola di calore in Nord America è stato «il più grande salto nei dati al quale abbia mai assistito», ha dichiarato Friederike Otto, climatologa del World Weather Attribution, il centro studi che ha analizzato il fenomeno e ha stabilito come ondate di calore così oggi siano 150 volte più probabili che in un clima non alterato. «Dobbiamo cambiare i nostri comportamenti dal punto di vista di come ci prepariamo», ha aggiunto. Il clima che abbiamo non è il clima che pensavamo di avere.

Gli effetti politici

Water shoots out of the outlet of the hydroelectric power station below the Ruhr dam near Heimbach, Germany, Friday, July 16, 2021. Heavy rains caused mudslides and flooding in the western part of Germany. Multiple have died and dozens are missing as severe flooding in Germany and Belgium turned streams and streets into raging, debris-filled torrents that swept away cars and toppled houses. (Lino Mirgeler/dpa via AP)

Restano da comprendere gli effetti politici di questo luglio impensabile, che ha coinvolto diversi paesi del G20, a pochi mesi dalla Cop26 di Glasgow. L'alluvione ha colpito il cuore dell'Europa proprio nella settimana in cui la Commissione europea ha presentato il piano Fit for 55, costruito per mettere in pratica il Green Deal.

Nonostante la delusione delle organizzazioni ambientaliste, il pacchetto è ambizioso e la misura dell'ambizione è proprio nelle resistenze che sono già arrivate. La principale associazione dei produttori di automobili europei (Acea) ha giudicato irrazionale la decisione di mettere al bando il motore a combustione dal 2035. Le compagnie aeree non vogliono la tassa sul kerosene contenuta nel pacchetto, perché temono la concorrenza dei vettori extra europei.

I negoziati con i 27 paesi si annunciano durissimi, sia con quelli dell'Est Europa ancora legati alle fonti fossili, ma anche con quelli - come la Francia e proprio la Germania - dove ci sono elezioni nazionali in vista.

In questo scenario di fibrillazioni è arrivata la realtà del clima a mettere in prospettiva la scala della sfida e delle decisioni che devono essere prese per affrontarla.

Questi sono eventi da una volta ogni generazione, il problema è che con questo aumento delle temperature la generazione è ormai sempre questa. Sapevamo di avere poco tempo per contenere la crisi climatica, dal Canada alla Germania occidentale la Terra ci ha fatto sapere che ne abbiamo ancora meno di quello che credevamo di avere. 


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