La crème dei negazionisti italiani sui cambiamenti climatici, dentro un liceo statale, per portare agli studenti tesi confutate da tutta la comunità scientifica mondiale, col cappello politico di Fratelli d’Italia.

È successo ieri al Liceo delle scienze umane Antonio Rosmini di Grosseto. L’incontro si intitolava Tra cielo e terra. Resistiamo al cambiamento climatico. Conoscenza e consapevolezza scientifica per le nuove generazioni. Il principale organizzatore della conversazione è Roberto Madrigali, personaggio piuttosto noto da quelle parti, visto che è l’uomo delle previsioni meteo di Telemaremma.

Madrigali però è anche autore di una serie di teorie con le quali sostiene di poter rifondare tutta la scienza del clima, con un percorso di studio da autodidatta («Indipendente», è la parola che usa lui) partito con un «corso informativo» quando era al servizio militare.

La prima segnalazione di cosa sarebbe successo al Rosmini era arrivata dagli attivisti di Ci sarà un bel clima. Ne sono poi seguiti un post su Climalteranti, il blog fondato e coordinato da Stefano Caserini, docente al Politecnico di Milano, e un comunicato di Europa Verde Grosseto.

In mattinata, poco prima di entrare a scuola, c’è stata la risposta pubblica di Madrigali, che su Facebook si è scagliato contro il «dogma bufala del millennio» e la «propaganda verde apocalittica». Il climatologo fai da te è l’inventore di un teoria che porta il suo nome, secondo la quale i cambiamenti climatici sono causati dalla luna, non c’è nessun riscaldamento globale causato dall’uomo e stiamo in realtà andando verso una nuova era glaciale.

Il futuro della Terra è scritto nella Luna è il titolo del libro - autopubblicato - in cui spiega le sue tesi. Contesto: tra 2021 e 2022 è stato pubblicato il sesto rapporto Ipcc, l’organismo Onu che aggrega la ricerca accademica globale sull’argomento, e i fatti sono questi: il riscaldamento globale è reale, è causato dalle emissioni antropogeniche di gas serra e sta già avendo effetti catastrofici.

Gli invitati

Domani ha parlato con una rappresentante degli studenti del liceo: «L’incontro è andato benissimo, ci sono stati presentati solo dati scientifici, senza opinioni personali». Il problema è, appunto, quali dati scientifici e in che cornice sono stati presentati alle ragazze e ai ragazzi. «Solo divulgazione scientifica, per rispondere colpo su colpo alle bufale ideologiche di chi ci attacca. Andremo per vie legali con chiunque dica che la nostra non è informazione scientifica», dice al telefono Madrigali.

Giusto ricordare che sarà anche «super informato sulla climatologia», come si descrive, ma Madrigali non è laureato. Al Rosmini con lui c’era Alberto Prestininzi, geologo dell’università La Sapienza.

Secondo Prestininzi i modelli climatici sui quali c’è il consenso della comunità scientifica mondiale sono «uno degli inganni propinati a migliaia di giovani, pieni di generosa buona volontà», mentre il «fenomeno Greta» andrebbe inquadrato «nella strategia generale per il totale controllo dell’energia da parte delle lobby finanziarie internazionali attraverso l’utilizzo spregiudicato di una bambina ingenua e sensibile».

L’ossessione per Greta Thunberg è il collante emotivo di questo negazionismo vecchia scuola all’italiana. Altri due esperti chiamati da Madrigali, Alessandro Carità e Gianluca Gandini, hanno scritto dell’attivista svedese come «di un’icona facilmente assimilabile da tutti, scolaretta innocente e ribelle a cui viene affidato un messaggio che fa leva su un archetipo dell’umanità: il peccato». Tra gli invitati al convegno nel liceo c’erano anche i due punti di riferimento del campo negazionista in Italia: Franco Battaglia, docente di chimica dell’Università di Modena e autore di libri come L’illusione dell’energia del sole, e Nicola Scafetta, fisico e oceanografo dell’Università Federico II di Napoli. «La scuola ha deciso di non farli venire per l’indecorosa pressione che ha ricevuto», spiega Madrigali.

Questo episodio va inquadrato nel contesto locale e ci dice qualcosa anche sulla politica italiana che verrà. Il sindaco è Antonfrancesco Vivarelli Colonna, amico e sostenitore di Madrigali e delle sue teorie. «È l’unico meteorologo di cui mi fido», ha detto. Il convegno del Rosmini è stato anticipato dai saluti di Simona Petrucci, assessora all’ambiente, di Fratelli d’Italia.

È un buon indicatore di quale sia l’approccio alla scienza e ai cambiamenti climatici del partito di Giorgia Meloni, che è in testa ai sondaggi, potrebbe trovarsi tra un anno a guidare la transizione ecologica in Italia e si trova come climatologo di area Roberto Madrigali, con le sue strane teorie sull’era glaciale e l’influenza della luna.

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