Sette esperti delle Nazioni unite su diritti umani e ambientali hanno inviato una lettera ufficiale al governo nigeriano, a quattro major petrolifere (tra cui l’azienda italiana) e ai loro rispettivi governi. Secondo l’accusa Shell, Eni, ExxonMobil and TotalEnergies avrebbero sfruttato per anni le ricchezze petrolifere nigeriane, in particolare quelle del delta del Niger, senza interessarsi troppo degli impatti ambientali. E ora che hanno deciso di vendere le loro filiali locali lo hanno fatto senza prima bonificare i terreni inquinati. La replica di Eni
Chi paga? La questione sollevata dall’Onu nei confronti di cinque governi e quattro delle maggiori compagnie petrolifere al mondo è tutta qui. Riguarda la Nigeria, ma potrebbe valere per qualsiasi altro paese. Chi paga i danni per malattie, morti e inquinamento provocati dall’attività petrolifera: il proprietario attuale o quello che c’è stato fino a pochi anni fa? La risposta sembrerebbe banale, ma non è così. Lo mettono in evidenza sette esperti delle Nazioni unite su diritti umani e ambiental



