Ambiente

Non usiamo la guerra per fermare la transizione ecologica

European Commission President Ursula von der Leyen speaks during a media conference at EU headquarters in Brussels, Wednesday, July 14, 2021. The European Union is unveiling Wednesday sweeping new legislation to help meet its pledge to cut emissions of the gases that cause global warming by 55% over this decade, including a controversial plan to tax foreign companies for the pollution they cause. (AP Photo/Valeria Mongelli)
European Commission President Ursula von der Leyen speaks during a media conference at EU headquarters in Brussels, Wednesday, July 14, 2021. The European Union is unveiling Wednesday sweeping new legislation to help meet its pledge to cut emissions of the gases that cause global warming by 55% over this decade, including a controversial plan to tax foreign companies for the pollution they cause. (AP Photo/Valeria Mongelli)
  • La guerra in Ucraina e la crisi dei prezzi agricoli stanno spingendo i governi europei e le istituzioni comunitarie a rimettere in discussione il Green deal e le sue strategie per un cibo più ecologico
  • Di fronte al picco del mais, al crollo delle scorte di grano duro e ai problemi nelle esportazioni di grano tenero, la soluzione proposta dalle lobby agricole e ieri anche da Mario Draghi, è ridurre la dipendenza dall’estero coltivando più terre entro i confini europei. A spese però degli ecosistemi.
  • Ma rispondere a una crisi sistemica allontanando la soluzione è quanto di più miope possiamo fare. Perdere il treno della transizione ecologica significa creare le premesse per nuove crisi e nuovi conflitti, oltre che perdere altro tempo prezioso per affrontare un’emergenza che non ha confini: quella climatica.

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