- Non è stata una bolla estiva l’improvviso ritorno di attenzione verso l’energia nucleare. Potenti interessi si sono messi in moto intorno alle scelte sul clima nell’establishment economico e politico, non solo italiano.
- L’ex presidente di Eni Paolo Scaroni si è fatto portavoce in Italia di questi interessi attraverso due tesi che sentiremo ripetere a lungo e che non possono essere sottovalutate.
- La prima è a supporto del “nuovo” nucleare, indispensabile perché non possiamo puntare sulle sole rinnovabili. La seconda è che la transizione ecologica del sistema industriale italiano sarà un bagno di sangue.
Non è stata una bolla estiva l’improvviso ritorno di attenzione verso l’energia nucleare. La rapida marcia indietro del ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani non ha infatti cancellato le tracce degli interessi che si sono messi in moto intorno alle scelte sul clima nell’establishment economico e politico, non solo italiano. È un quadro in movimento che ha descritto bene dall’economista premio Nobel Paul Krugman sul New York Times, con la potente e ricca lobby di imprese che



