- Oggi tornano in piazza i Fridays per Future: il primo obiettivo è contrastare l’inattivismo, il rumore di fondo intorno alla transizione ecologica, che prova a rallentare e deviare l’azione per il clima.
- Gli interlocutori sono due: la maggioranza silenziosa, per trasformare la diffusa sensibilità ambientale in politica, e Mario Draghi, riconosciuto come più credibile del ministro Cingolani.
- I Fridays chiedono all’Italia non sono di svolgere i compiti a casa sulla decarbonizzazione, ma anche di sfruttare l’autorevolezza del presidente del Consiglio in chiave di leadership internazionale.
Una nuova parola è entrata quest'anno stabilmente nel lessico dell'ecologia: «inattivismo». L'ha usata il climatologo americano Michael E. Mann nel libro La nuova guerra del clima. La crisi non viene più negata, non è più una strategia spendibile dopo l'estate dei disastri, delle temperature record e del nuovo rapporto Ipcc. Le nuove tattiche sono rallentare, dividere e deviare il discorso, sono all'origine della retorica sui costi della transizione e del bagno di sangue. È anche contro l'ina



