La Corte dei Conti francese ha calcolato che il reattore nucleare francese Epr, costruito a Flamanville, con 12 anni di ritardo è costato 23,7 miliardi di euro. Mentre a preventivo la spesa doveva essere di 3,3 miliardi
Mentre in Italia continua il battage a favore della riapertura al nucleare, è passato in secondo piano la notizia della severa relazione della Corte dei Conti francese sul reattore nucleare EPR (European Pressurized Reactor) che lo scorso 14 gennaio ha dato il costo finale di quest’ultimo reattore, costruito a Flamanville, con 12 anni di ritardo: 23,7 miliardi di euro. L’impianto doveva costarne 3,3. La Corte ha raccomandato all’azienda francese Edf di rimandare il progetto dell’EPR2 – cioè una



