- Il decennio degli anni Settanta non fu quello dell’origine del populismo che poi ha corrotto la politica italiana, ma di grandi riforme che ne hanno cambiato la Costituzione materiale.
- I problemi cominciano con la sconfitta di quelle culture politiche destinate a trasferire nel traguardo del governo l’orizzonte strategico, e personale, della loro iniziativa.
- A quel punto le forze affacciate sulla scena, disancorate com’erano da valori e presupposti obbligati a una qualche coerenza nella strategia come nei comportamenti, hanno aperto un vaso di Pandora.
Gianni Cuperlo, dirigente Pd, risponde all’analisi di Marco Follini sulla genesi e le cause del populismo in Italia, pubblicata su Domani il 16 aprile. Caro Marco, ho letto il tuo ultimo articolo sulla crescita del populismo e mi proverò a commentarlo con una premessa. Che poi riguarda quella qualifica (Marco Follini, ex politico) che immagino tu abbia convenuto col direttore di questo giornale. Perché non usare la dizione “ex parlamentare” o pure “ex vice presidente del Consiglio”? Se “pol



