Su Domani prosegue il Blog mafie, da un’idea di Attilio Bolzoni e curato insieme a Francesco Trotta. Ogni mese un macro-tema, approfondito con un nuovo contenuto al giorno in collaborazione con l’associazione Cosa vostra. Questa serie pubblicherà ampi stralci della relazione della Commissione parlamentare Antimafia della XVII Legislatura, presieduta da Rosy Bindi per capire di più il ruolo delle logge massoniche negli eventi più sanguinari della storia repubblicana


Le vicende connesse al comune di Castelvetrano, di cui già si è riferito, dove accanto alla presenza consistente nel consiglio comunale di soggetti iscritti alle varie massonerie era stato rilevato l’arresto per delitti di mafia di un consigliere in un territorio in cui continua ad avere centralità criminale il latitante Matteo Messina Denaro, hanno imposto la necessità di eseguire una verifica sulle compagini di alcune amministrazioni comunali sciolte per infiltrazione mafiosa o comunque inserite in territori ad alta densità mafiosa per accertare se e in che misura vi siano iscritti a logge massoniche qui di interesse, pur consapevoli che tali obbedienze, tuttavia, non esauriscono il panorama complessivo di tutte le massonerie presenti nel paese, formato da una galassia dai contorni indefiniti di numerose associazioni che si definiscono massoniche (sarebbero almeno 198 secondo un censimento citato in audizione dal gran maestro della GLI Antonio Binni).

Peraltro, così come ha riferito il gran maestro della SGLI Massimo Criscuoli Tortora vi sarebbe una diffusione generalizzata di tali associazioni nel centro-sud.

Fatte queste debite premesse, la Commissione ha ritenuto opportuno partire dalla nota vicenda di Castelvetrano, di cui vi è ampio cenno nella premessa di questa relazione, eseguendo un rilevamento sulle ultime consiliature, a partire da quella 2007-2012.

In tale consiliatura, 8 consiglieri su 30 appartenevano, o avevano chiesto di entrare in logge massoniche delle obbedienze in questione (4 GOI, 4 GLRI). Nella giunta insediatasi il 28 giugno 2007 era presente un appartenente ad una loggia della GLI, verosimilmente ancora iscritto.

Peraltro nascita, già iscritto in una loggia di Castelvetrano della GLRI e depennato nel 2009.

In data 20 marzo 2009, il sindaco di Castelvetrano revoca l’incarico a tutti i componenti della giunta e il 23 marzo successivo nomina nuovi assessori. Anche in questa compagine, parzialmente variata rispetto alla precedente, è presente un’iscritta nella loggia di Ragusa della GLI.

In data 3 gennaio 2011, il sindaco revoca nuovamente l’incarico a tutti gli assessori e nomina una nuova giunta. Anche in questo caso, vi è un iscritto ad una loggia della GLRI; un omonimo di un soggetto depennato dagli elenchi di loggia sempre della medesima obbedienza; e infine un iscritto, verosimilmente ancora attivo, in una loggia GOI di Castelvetrano.

Il 1° agosto 2011, vengono avvicendati due assessori. Uno dei nuovi è presente nei piè di lista di una loggia della GLI.

Tra i componenti del consiglio comunale eletto nel 2012, vi sono 11 iscritti ad associazioni massoniche (anche diverse da quelle in esame), uno dei quali è stato anche assessore e componente della giunta comunale, quest’ultima poi revocata il 28.01.2015. Sei degli iscritti compaiono negli elenchi estratti nella posizione di “attivo”; due risultano come “depennati” in data antecedente o prossima all’assunzione dell’incarico pubblico; uno invece risulta aver presentato a una delle quattro obbedienze una “domanda di regolarizzazione”: si tratta cioè di un soggetto che, già iscritto ad una associazione massonica, chiede di transitare in un’altra.

Di tali 11 iscritti, quanto alle obbedienze di appartenenza, 5 consiglieri comunali sono o sono stati iscritti a logge della Gran Loggia Regolare d’Italia; 4 a quelle del GOI e 2 della Gran Loggia d’Italia.

Nella nuova giunta assessoriale nominata l’11.02.2015, il numero di assessori massoni aumenta considerevolmente, diventando cinque su dodici membri complessivi della giunta, cioè poco meno della maggioranza. Tre sono o sono stati censiti negli elenchi della GLRI (due figurano come “depennati”) e due (di cui uno con domanda di regolarizzazione) in quelli del GOI.

In sintesi, considerando le ultime due consiliature del comune di Castelvetrano hanno assunto cariche elettive o sono stati membri di giunta almeno 17 iscritti alle quattro obbedienze di cui si dispongono gli elenchi.

A questi potrebbero aggiungersene verosimilmente altri 4 - per un totale, dunque, di 21 amministratori pubblici.

Negli elenchi massonici di una obbedienza (GLRI), vi sono infatti omonimi di altri quattro consiglieri comunali di Castelvetrano tra i soggetti che risultano privi del luogo e della data di nascita in quanto depennati. Nel complesso, 6 sono presenti nell’elenco della GLRI (cui eventualmente aggiungere i 4 di cui sopra), 6 in quello del Grande Oriente d’Italia (GOI) e 5 nei piè di lista della Gran Loggia d’Italia (GLI), distribuiti in 11 logge quasi tutte presenti nella città di Castelvetrano e dintorni.

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