UN PROBLEMA POLITICO

Cento anni di regole grammaticali, la scuola è impermeabile alla ricerca

Perché la grammatica, trattata quasi sempre a suon di lezioni frontali, lettura di manuale, batterie di esercizi, memorizzazione e applicazione delle regole, resta l’accesso privilegiato, se non addirittura l’unico, all’apprendimento della lingua italiana?

Sulle colonne di questo giornale alcune settimane fa è uscito un articolo firmato da Giulia Addazi, in cui si parla, con grande competenza e precisione, dell’insegnamento della grammatica nella scuola italiana. L’autrice mette in luce, fonti alla mano, come dietro alla didattica di questa disciplina ci sia un’impostazione vecchia e sbagliata, che si basa sulla cultura del rispetto delle regole più che sull’apprendimento di una forma mentis dialettica e di un’idea della lingua come corpo vivo.

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