Deutsche Vita

Anche la Germania si lancia nel Risiko dell’idrogeno

26 July 2021, Hessen, Frankfurt/Main: A symbol for hydrogen propulsion is depicted on the body of an electric vehicle belonging to Fraport AG's security service at Frankfurt Airport. Hesse's Finance Minister Boddenberg, as Chairman of the Supervisory Board of Fraport AG, learned about climate protection measures at Frankfurt Airport during his visit. Photo by: Frank Rumpenhorst/picture-alliance/dpa/AP Images
26 July 2021, Hessen, Frankfurt/Main: A symbol for hydrogen propulsion is depicted on the body of an electric vehicle belonging to Fraport AG's security service at Frankfurt Airport. Hesse's Finance Minister Boddenberg, as Chairman of the Supervisory Board of Fraport AG, learned about climate protection measures at Frankfurt Airport during his visit. Photo by: Frank Rumpenhorst/picture-alliance/dpa/AP Images
  • L’industria tedesca avrà un disperato bisogno di idrogeno se vuole sopravvivere alla transizione energetica.
  • La diplomazia della Bundesrepublik si è mobilitata di conseguenza, guardando a est e al sud per potenziali partner.
  • Tensioni politiche preesistenti rendono però difficile costruire partnership con il Marocco e la Russia, i due stati con cui Berlino ambisce di cooperare.

Credere che la politica estera tedesca sia guidata esclusivamente da interessi economici è una semplificazione della realtà. Esistono svariati motivi dietro l’amore tedesco per la strategia Wandel durch Handel (cambiamento attraverso il commercio), primi fra tutti il rifiuto dell’opzione militare e considerazioni legate alla politica interna.  Ma se da un lato è sbagliato credere che la diplomazia tedesca serva solamente gli interessi industriali nel paese, dall’altro è impossibile non notare

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