L’eredità della cancelliera politicamente longeva quanto il cancelliere della riunificazione Helmut Kohl è controversa: invece di celebrare i suoi successi, nell’ultimo anno al potere deve fare i conti con una pandemia che stravolge tutti i suoi punti di riferimento, interni ed europei, portandola a raggiungere i propri limiti
- Quest’anno, che poteva essere una rivendicazione di un elenco di successi si sta trasformando in una lotta con la pandemia che porta la cancelliera a toccare i propri limiti.
- Fin dagli inizi della seconda ondata, infatti, Merkel ha toccato nella sua comunicazione un tasto emotivo che non è usuale per lei: da sempre ha chiesto ai cittadini di collaborare, lodando a ogni nuovo intervento la loro disponibilità.
- Per quasi nessun tema inserito nelle priorità del semestre di presidenza di turno si è trovata una soluzione. I provvedimenti per contrastare la pandemia hanno richiesto molto tempo, ma su diversi argomenti non c’è stato nessun progresso.
Angela Merkel probabilmente avrebbe immaginato il suo ultimo anno al potere in maniera molto diversa da come si sta realizzando. Nonostante la partenza accidentata del 2020, quando la sua pupilla Annegret Kramp-Karrenbauer era stata silurata a causa di un’apertura della Cdu all’estrema destra di Alternative für Deutschland, avrebbe potuto chiudere l’anno ricordando i traguardi raggiunti in sedici anni di cancellierato: oltre a quelli di natura sociale, come la legge sul matrimonio per tutti, anc



