Un presidente che si è appena dimesso e una lotta senza quartiere tra professionisti e dilettanti: l’epidemia di Covid-19 ha lasciato segni profondi nel mondo calcistico tedesco. Eppure la presenza dei tifosi nelle società ha permesso di non cedere alle lusinghe della Super Lega e intanto immaginare un futuro diverso
-
Scomodi paragoni e questioni economiche: la Federazione è nel caos dopo la sfiducia al presidente Fritz Keller. È il quarto negli ultimi 15 anni.
-
Nonostante la situazione economica i club tedeschi non hanno ceduto alle lusinghe della Super Lega. La ragione è legata alla presenza dei tifosi nelle società.
-
Per far fronte allo stato attuale i club professionistici hanno varato un nuovo piano di redistribuzione degli introiti televisivi ancora più inclusivo.
Il cielo è nuvoloso sopra Berlino. Giochi di potere, rinnovamenti epocali e l’epidemia di Covid-19 stanno condizionando non poco il calcio tedesco, sia dentro che fuori dal campo. La Mannschaft si avvia a un cambio storico: il commissario tecnico Joachim Löw lascerà la Federazione al termine dell’Europeo, dopo aver vinto il Mondiale del 2014 in Brasile, e verrà sostituito dal suo ex assistente Hansi Flick, che nel frattempo ha abbandonato la guida del Bayern Monaco dopo un anno e mezzo ricco



