La holding dei Garavoglia, a capo della multinazionale del bitter, è sotto inchiesta con le stesse accuse di irregolarità fiscali già rivolte agli eredi della dinastia torinese, con cui condivide anche la fiduciaria e una lunga frequentazione. Così come entrambe le famiglie si sono spaccate per questioni ereditarie
Il fisco ha chiesto un miliardo di tasse non versate alla famiglia che controlla il gruppo Campari, uno dei marchi del made in Italy più noti al mondo. Secondo l’Agenzia delle Entrate, i Garavoglia hanno spostato in Lussemburgo la quota di maggioranza della multinazionale del bitter aggirando la cosiddetta exit tax, l’imposta da pagare, a determinate condizioni, sui profitti realizzati trasferendo all’estero la residenza fiscale di una società. Sul caso indaga anche la procura di Milano e la not



