IL PIANO DI RIPRESA E RESILIENZA

All’ultimo minuto Draghi coinvolge le regioni per gestire il Recovery plan

LaPresse
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A tre settimane dalla consegna del Pnrr alla Commissione europea, il governo avvia il confronto obbligatorio con gli enti locali. Che chiedono fondi subito e semplificazione. Ma i governatori dovranno coordinarsi con comuni e province

 

  • Il governo di Mario Draghi ha cercato di recuperare con il primo faccia a faccia con le regioni e gli enti locali, quindi i rappresentanti dei comuni e delle province, sul Pnrr, dopo che c’erano stati solo alcuni incontri bilaterali coi ministri.
  • Il risultato è che le province, quelle cancellate negli annunci ma mai cancellate nei fatti, hanno presentato le loro priorità al governo, i comuni hanno chiesto il trasferimento diretto dei fondi a loro e le regioni, dalla Lombardia all’Emilia Romagna, hanno domandato di semplificare le procedure.
  • A ormai meno di un mese dalla consegna del piano alla Commissione, il ministro agli affari regionali Mariastella Gelmini ha detto: «Siamo convinti che per progettare e gestire un piano così importare ci voglia il coinvolgimento fattivo di tutti i livelli istituzionali».

Quanto più hanno avuto margine di manovra sui vaccini, tanto poco sono stati finora consultati sul piano di ripresa e resilienza. Il governo di Mario Draghi ha cercato di recuperare con il primo faccia a faccia con le regioni e gli enti locali, quindi i rappresentanti dei comuni e delle province, sul Pnrr, dopo che c’erano stati solo alcuni incontri bilaterali coi ministri. Con il risultato che le province, quelle cancellate negli annunci ma mai cancellate nei fatti, hanno presentato le loro pr

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