LE SEGNALAZIONI PER LA LEGGE SULLA CONCORRENZA

L’Antitrust chiede al governo “pieni poteri” sulle piattaforme digitali

Copyright 2019 The Associated Press. All rights reserved.
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L’authority vuole dare alle piattaforme l’onere di dimostrare che non esiste la dipendenza economica nei rapporti con le imprese per cui fa da intermediario. Inoltre chiede di poter definire ogni cinque anni le piattaforme di  «primaria importanza» che sono considerate una infrastruttura di accesso ai mercati: in questo modo per esempio queste aziende avranno obblighi più stringenti a livello di competizione e di trattamento dei dati

  • L’authority antitrust ha chiesto al governo di modificare la legge sulla concorrenza dando alle piattaforme l’onere di dimostrare che non esiste la dipendenza economica nei rapporti con le imprese per cui fa da intermediario.
  • Inoltre chiede di poter definire ogni cinque anni le piattaforme di  «primaria importanza» che sono considerate una infrastruttura di accesso ai mercati: in questo modo per esempio queste aziende avranno obblighi più stringenti a livello di competizione e di trattamento dei dati. Una rivoluzione.
  • Oltre a questo ribadisce l’importanza di mettere a gara le concessioni e promuove la concorrenza a livello infrastrutturale per la modernizzazione del paese. 

L’appuntamento è previsto ogni anno, ma questa volta le proposte inviate dall’authority antitrust al governo per una legge sulla concorrenza che dovrebbe essere annuale sono più dirompenti e sono state chieste direttamente dal premier Mario Draghi durante il discorso con cui in parlamento ha chiesto la fiducia. In particolare in merito alle piattaforme del digitale l’authority chiede di aver molti più poteri. E siccome l’aumento della concorrenza è una delle raccomandazioni a cui l’Italia dovre

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