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Arriva il Recovery degli scarti: miliardi di debito per progetti che l’Ue non vuole

LaPresse
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In attesa delle semplificazioni, il governo prepara un fondo per integrare i finanziamenti Ue e completare quelle tratte che non sarebbero complete per il 2026

  • Al ministero dell’Economia stanno mettendo a punto un fondo aggiuntivo per finanziare i progetti che potrebbero essere esclusi dal Recovery plan.
  • Il lavoro per la selezione è ancora in corso e si sta discutendo se l’ammontare complessivo sarà venti o trenta miliardi, ma uno dei criteri che potrebbero fare la differenza è quello di togliere dall’agenda del piano nazionale di ripresa i progetti più complicati da cantierare.
  • Grazie al binario parallelo pensato dal governo alcuni progetti potrebbero mantenere un orizzonte più lungo per la realizzazione e essere pagati con un esborso di denaro presumibilmente più alto di quello a tassi agevolati del Recovery.

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