INTERVISTA all’ex consigliere economico di Obama

Austan Goolsbee: «Le banche centrali non hanno dati per affrontare questa crisi»

President Barack Obama and Council of Economic Advisers Chairman Austan Goolsbee, participate in an online chat session during the Winning the Future Forum on Small Business at Cleveland State University in Cleveland, Tuesday, Feb. 22, 2011. (AP Photo/Carolyn Kaster)
President Barack Obama and Council of Economic Advisers Chairman Austan Goolsbee, participate in an online chat session during the Winning the Future Forum on Small Business at Cleveland State University in Cleveland, Tuesday, Feb. 22, 2011. (AP Photo/Carolyn Kaster)
  • Negli Stati Uniti l’inflazione ha segnato a marzo il maggiore rialzo dal 1981. Tutti aspettano l’azione delle banche centrali, che però questa volta «non hanno dati su cui fare affidamento», dice Austan D. Goolsbee, professore di economia alla Chicago Booth School of business ed ex consigliere economico del presidente Barack Obama, che ha gestito la ripresa dopo la Grande recessione.
  • L’impatto della guerra sull’economia degli Stati Uniti, «una grande economia chiusa» la definisce l’economista, non è comparabile con quello europeo. Eppure non è un buon motivo per dire no all’embargo di gas e petrolio. 
  • «La storia degli Stati Uniti insegna che proprio in tempi di guerra i governi possono imporre sacrifici motivati geopoliticamente che, nelle crisi in tempo di pace, non sarebbero tollerati».

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