La crisi dell’automotive

La crisi dell’auto mette insieme operai e imprese

Marco Alpozzi/LaPresse
Marco Alpozzi/LaPresse
  • Federmeccanica e i sindacati Fiom Fim e Uilm hanno firmato il primo documento congiunto della storia per chiedere al premier Mario Draghi si occuparsi del futuro dell’industria dell’auto. E di farlo in fretta.
  • Con la fine della vendita di veicoli a motore endotermico al 2035 si rischia la perdita di 73mila posti di lavoro, di cui 63mila già nel periodo 2025-2030. Ma poi c’è un problema di futuro, di come reimpostare la produzione, già in fortissimo calo.
  • Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza non c’è neanche una riga sulla transizione dell’automotive. Non è una mancanza da poco.

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