- La riprotezione dei biglietti che Alitalia continua a vendere, assieme alle carte fedeltà di una compagnia che tra poco non esisterà più, costerà attorno ai 110 milioni di euro.
- Soldi pubblici che si vanno ad aggiungere ai costi per il lancio di una nuova compagnia di stato che, è oramai chiaro, è più un ammortizzatore sociale.
- Tutta la gestione del passaggio a Ita, dalle gare per le singole rotte a nessun tentativo di ricollocazione di professionalità come quelle dei piloti, è già un’ipoteca sul futuro di Ita.
Sarebbe una beffa se la riprotezione dei voli oggi effettuati da Alitalia quando l’ex compagnia di bandiera, da tre anni in amministrazione straordinaria, sarà sostituita da Italia trasporto aereo venisse effettuata da Ryanair. Cioè dalla compagnia che più di altre ha approfittato dell’inefficienza di Alitalia e della sua gestione politico-clientelare. La riprotezione che secondo stime costerà oltre 110 milioni di euro sarà un nuovo pesante costo da aggiungere a quelli già sostenuti per dar vit



