- Perché tanta foga contro la proroga di appena due mesi del blocco dei licenziamenti proposta dal ministro del Lavoro Orlando? La risposta è che le imprese vogliono avere mano libera sulla struttura dei costi.
- L’impennata dei prezzi delle materie prime riguarda anche le imprese edili ma grava soprattutto sulla filiera della componentistica auto, alle prese con la ristrutturazione in direzione dei veicoli elettrici e ibridi.
- Per il segretario della Cgil Maurizio Landini «la partita non è chiusa». Il 28 maggio Cgil Cisl e Uil faranno un presidio davanti a Montecitorio per chiedere ancora la proroga del blocco e la riforma degli ammortizzatori sociali.
Le imprese vogliono licenziare per l’aumento dei prezzi dei materiali
27 maggio 2021 • 20:30