- Mentre il ministro Roberto Cingolani dice di essere «senza partito» alle spalle, il trasferimento delle competenze in materia di energia ereditate dal dicastero dello Sviluppo economico, è affidata ai consulenti di Ernst & Young (EY).
- In un documento interno appaiono i nomi dell’attuale numero uno del dipartimento per l’Energia, Sara Romano, e dei consulenti di EY come Chiara Santoro e Alessandro Costa che stanno rimettendo mano alla norme che regolano il funzionamento del dicastero, per mettere su carta il frutto delle riunioni con i diversi capi di dipartimento.
- Inoltre la bozza prevede un maggiore controllo sull’attività delle diverse direzioni e della loro coerenza con le linee di indirizzo politico di ministro e capi di dipartimento.
Quello della Transizione ecologica era il ministero su cui il Movimento 5 stelle scommetteva moltissimo. Almeno stando alle giornate convulse di negoziazione che hanno preceduto la formazione del governo di Mario Draghi, quando il garante Beppe Grillo aveva dato la sua “elevata” approvazione solo dopo aver incassato il nome di Roberto Cingolani e le garanzie sugli obiettivi da raggiungere. Oggi, a quasi cinque mesi dalla nascita del governo, Cingolani deve incassare le critiche grilline dice



