i pericoli della guerra

Crisi Ucraina, così la Commissione europea vuole controllare i prezzi del gas

  • L’obiettivo è eliminare la dipendenza dalla Russia entro il 2030, ma intanto ci sono le conseguenze della crisi da gestire: serve più efficienza per ridurre i consumi e anche prezzi regolati dall’alto.
  • La Commissione certifica che, con tutti gli sforzi previsti dal documento, entro la fine del 2022 non si possono andare a coprire più dei due terzi del gas russo che importiamo.
  • Nel frattempo è partita la corsa ai rigassificatori galleggianti, immense navi da ormeggiare al largo della costa e da collegare alla rete di trasporto nazionale. Cingolani ha dato mandato a Eni e Snam di sondare il mercato per trovarne una, ma sono già a caccia anche altri paesi, tra cui Germania e Turchia.

È tornato il principio «efficiency first», prima l’efficienza, la necessità di abbattere i consumi, «oggi più rilevante che mai», mentre per la prima volta si apre all’ipotesi di prezzi regolamentati per l’elettricità e il gas, e soprattutto si cerca gas naturale liquido per ridurre la dipendenza da Vladimir Putin. Questo quanto si legge nella comunicazione della Commissione europea RePowerEu per eliminare la dipendenza dal gas russo «prima del 2030» varata oggi pomeriggio. Un obiettivo che

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