La proposta

Salvare l’industria vinicola facendo al vino cose terribili

LaPresse
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Il settore è in grave crisi a causa della pandemia, così in Francia qualcuno ha iniziato a pensare di utilizzare il vino per fare un prodotto con cui tutti siamo diventati familiari nell’ultimo anno

  • La crisi ha colpito soprattutto i vini da tavola e quelli di gamma media, mentre le “Ferrari” del mondo vinicolo sono state risparmiate.
  • La soluzione non è semplice e c’è chi teme che la fine della pandemia non sarà sufficiente a rimettere in sesto il settore.
  • In Francia, il governo ha finanziato con centinaia di milioni di euro la distillazione di vini inveduti. In questo modo si ottiene alcol, che se abbastanza puro può essere usato in molti campi diversi.

In Francia hanno iniziato a parlarne quasi un anno fa, della distillation de crise. L’emergenza sanitaria ha bastonato senza pietà i consumi e il vino, che fino ai primi del Novecento era anche un alimento per le classi disagiate ma si è affermato sempre più come bene voluttuario e prodotto di eccellenza dell’export italiano, ci è rimasto impantanato. Ristoranti chiusi, o aperti solo a pranzo; bar ed enoteche soggetti a serrate, la prassi dell’aperitivo vietata o contingentata: tutto ha tramato

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