Il governo ha concluso ieri sera la redazione del maxi emendamento alla legge di Bilancio su cui il Senato dovrebbe iniziare la discussione questo fine settimana. Il testo prevede la rimodellazione delle aliquote all’imposta sui redditi delle persone fisiche, introduce una nuova normativa sui patent box (crediti di imposta sui brevetti produttivi) addirittura retroattiva, aggiunge oltre 60 milioni di euro per il bonus per l’acquisto di nuovi televisori e decoder e soprattutto stanzia 1,8 miliardi per far fronte al caro bollette. 

Ecco il testo del provvedimento bollinato che ora sarà sottoposto al voto di Palazzo Madama.

Irpef a quattro scaglioni

Viene confermato l’accordo trovato negli incontri di maggioranza al ministero dell’economia e delle finanze: dal 2022 quindi gli scaglioni dell’Irpef si riducono da quattro a cinque, resta l’aliquota al 23 per cento fino a 15 mila euro - anche se bisogna considerare la not tax area, fino a 28mila è al28 per cento, al 35 per cento sui redditi da 28 mila a 50 mila, l’aliquota al 41 per cento sparisce e per i redditi oltre i 50 mila viene applicata l’aliquota al 43 per cento.

Siccome finora le aliquote reali, quelle che prendono in considerazione anche le spese fiscali, in particolare le detrazioni, in realtà rendevano il sistema a otto aliquote e molto inique, il governo riscrive  le detrazioni per lavoro dipendente, pensioni e redditi assimilati.

Lo stop all’Irap ci costa 126 miliardi

Dal 2022 viene escluso il pagamento dell’Irap per le persone fisiche, altro regalo a un sistema in cui gli autonomi già beneficiano del forfait sui redditi. Si tratta di un intervento a beneficio di 835 mila contribuenti che costa alle finanze pubbliche 1,26 miliardi.

Decontribuzione

Per il lavoro dipendente, sempre solo per il 2022, è previsto l'esonero contributivo a carico del lavoratore di 0,8 punti percentuali per chi ha un reddito fino a 2.692 euro,  considerata la tredicesima. 

Addizionali comunali ad aprile

Comuni e regioni avranno tre mesi di tempo in più fino al 31 marzo 2022 per fissare le nuove addizionali in coerenza con le nuove aliquote. 

Delocalizzazioni

Aumentano le penali per le aziende inadempienti rispetto agli accordi di risturtturazione e rilancio dei siti industriali. Il contributo previsto dalla legge Fornero per il finanziamento dell'Aspi, oggi Naspi, – pari al 41 per cento del massimale dell’assicurazione anti disoccupazione per ogni anno di anzianità aziendale del lavoratore – viene raddoppiato. Se invece l’accordo alla fine sfuma, il contributo è moltiplicato di 1,5 volte.

Comuni in dissesto

L’emendamento del governo destina 150 i milioni per il 2022, 290 milioni per il 2023 -2024, 240 milioni per il 2025 e 100 milioni dal 2026 al 2042 al ripiano del disavanzo dei comuni sede di capoluogo di città metropolitana che presentano un disavanzo procapite superiore a 700 euro.

200 milioni per la scuola

Il fondo per il personale docente della scuola pubblica viene aumentato di altri 60 milioni per un totale di 300, mentre arrivano cento milioni per prorogare i contratti per il personale tecnico amministrativo, 20 milioni sono invece stanziati per le scuole paritarie dell’infanzia.

Decoder a casa per over 70

Per il bonus tv e decoder, chiesto fortemente dalle aziende di telecomunicazioni, sono stanziati 68 milioni di euro. Agli over 70 i nuovi decoder verranno consegnati direttamente a casa.

50 milioni al commissario Figliuolo

Per le spese di logistica legate alla pandemia da Covid-19, vengono destinati 50 milioni di euro alla struttura commissariale guidata dal generale Figliuolo. Altri 40 milioni invece sono stanziati per le zone colpite da incendi nel luglio 2021.

150 milioni di euro per settori colpiti dal Covid

Per i settori più colpiti dalle restrizioni legate alla pandemia, turismo, spettacolo e automotive, è previsto un fondo ristori per il 2022 paei a 150 milioni. I criteri e le modalità di assegnazione saranno stabiliti da un decreto del ministero dello sviluppo economico. 

1,445 miliardi per il Giubileo 2025

La legge prevede anche l’istituzione di un fondo da 1,33 miliardi per il Giubileo del 2025. I fondi saranno ripartiti su sei anni: 285 milioni per il 2022, 290 per ciascuno degli anni 2023 e 2024, 330 per il 2025 e 140 per il 2026. A questi vanno aggiunti altri finanziamenti per coordinamento e servizi ai partecipanti pari a 10 milioni per ciascuno tra gli anni 2022, 2023 e 2024, 70 milioni per il 2025 e 10 milioni per il 2026 per un totale 110 milioni che porteranno la somma complessiva a 1,445 miliardi. 

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