un nuovo giorno dopo la notte dell’era trump

L’America torna a respirare dopo la condanna dell’assassino di Floyd

  • Blm, Black lives matter è da ieri realtà. Il movimento, nato nove anni fa per protestare contro l’assoluzione di una guardia privata ispanica che aveva ucciso un diciassettenne nero («era buio, pensavo avesse una pistola») ha avuto la sua prima vittoria.
  • Dodici giurati di Minneapolis sono stati unanimi nell’affermare che, sì, le vite dei neri contano, che i neri sono esseri umani come gli altri e che la polizia non può pensare di essere sempre impunita.
  • Hanno detto che George Floyd era un essere umano, pacifico e inoffensivo e che la sua vita non è stata tenuta in nessun conto, anzi, pur davanti alle invocazioni di pietà della vittima, l’agente Derek Chauvin gli ha premuto un ginocchio sul collo per 9 minuti e 25 secondi “per spremergli via” il respiro, il battito cardiaco, la vita. 

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