Appunti per chiunque sarà al governo

L’Italia sempre più radicale per il nuovo anno ha bisogno delle riforme

Mario Draghi (Foto Roberto Monaldo / LaPresse)
Mario Draghi (Foto Roberto Monaldo / LaPresse)
  • Vent’anni fa gli italiani erano in equilibrio fra quanti avvertivano il fenomeno migratorio come dannoso (50,3 per cento) e quanti lo ritenevano positivo (49,7 per cento). Oggi gli ostili ai migranti sono saliti al 62 per cento, mentre i favorevoli sono calati al 38 per cento.
  • Nel 2001 il paese era in bilico tra il 49,8 per cento che auspicava interventi sul sistema previdenziale e il 50,2 per cento contrario. Vent’anni dopo il no ai tagli è balzato al 76 per cento, mentre il sì a nuove riforme per ridurre il peso sui conti pubblici è franato al 24 per cento.
  • Nel 2001 la maggioranza degli italiani propendeva per l’equazione “meno tasse e meno servizi pubblici” (54,1 per cento), lasciando al 45,9 per cento quanti sostenevano l’equazione “più servizi pubblici anche al costo di più tasse”. Oggi la maggioranza (54 per cento) propende per “più servizi e più tasse”

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