- Il 39 per cento degli italiani è favorevole a mantenere il blocco fino al 31 dicembre 2021 e un altro 35 disponibile a uno sblocco iper-controllato, con supporti ai licenziati per almeno 24 mesi. I favorevoli allo sblocco tout court sono il 26 per cento.
- II 7 per cento delle persone, ovvero 1 milione e 61 mila lavoratori, ritiene altamente probabile la perdita del proprio posto di lavoro.
- Il 65 per cento degli attuali cassaintegrati prevede per sé un’ipotesi di licenziamento se ci sarà lo sblocco.
L’idea di sbloccare i licenziamenti non divide solo i vertici dei partiti, ma anche gli elettori. L’Italia che sta faticosamente uscendo dall’emergenza sanitaria, ha di fronte a sé un altrettanto grosso macigno. Oggi il 61 per cento degli italiani ha paura più della crisi economica che del virus (39 per cento). Un dato di apprensione che sale al 70 per cento tra i ceti più bassi e popolari. A determinare la maggior apprensione è la questione del lavoro. Gli Italiani, insieme ai Sudafricani,



