I mercati di tutto il mondo hanno accolto il “Liberation Day” con una raffica di ribassi. Milano listino peggiore d’Europa, crolla Wall Street. La svolta protezionista innescherà il caos nel commercio internazionale, con effetti a catena sul Pil, in Europa e anche negli States
Crollano le Borse, affonda il dollaro, vira al ribasso il prezzo del petrolio e perde quota perfino l’oro, che pure è considerato un bene rifugio. Il giorno dopo il “Liberation day”, i mercati accolgono la nuova era annunciata da Donald Trump con uno scrollone che evoca tempi bui per l’economia globale. La Borsa di Milano ha perso il 3,6 per cento, la peggiore in Europa: colpite soprattutto le banche e alcuni aziende molto esposte verso gli Usa, come Stellantis, meno 8 per cento al minimo di sem



