CICLI POLITICI

Non abbiamo ancora superato i decreti sicurezza di Salvini

  • I decreti Salvini sono vivi e vegeti. A quasi sette mesi dalla loro modifica strutturale a firma della ministra Lamorgese, sono ancora serenamente applicati in numerose questure, come se non fosse esistito il Papeete e a dettare legge sulla questione migranti fosse ancora la creatura normativa più amata dall’ex titolare del Viminale.
  • Unazione di monitoraggio sul campo, chiamata Paradosso all’italiana. Quando il governo italiano boicotta sé stesso, ha scandagliato le prassi degli uffici immigrazione delle questure di 16 grandi città.  
  • Dimostra la «totale disapplicazione della legge e l’emersione di gravi criticità».

I decreti Salvini sono vivi e vegeti. A quasi sette mesi dalla loro modifica strutturale a firma della ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, sono ancora serenamente applicati in numerose questure, come se non fosse esistito il Papeete e a dettare legge sulla questione migranti fosse ancora la creatura normativa più amata dall’ex titolare del Viminale. L’impietosa fotografia della mancata attuazione della riforma dei decreti sicurezza ce la fornisce un’azione di monitoraggio sul campo, chiama

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