Economia

E anche quest’estate la Lega Pro ha avuto la sua ecatombe di club

La terza serie della piramide calcistica italiana continua a accumulare fallimenti di società: quest’anno sono quattro, più la rinuncia da parte di una promossa dalla Serie D. La categoria va verso una riforma forzata. E destano scalpore i casi di Carpi e Novara, arrivati in A negli Anni Dieci.

  • La categoria è destinata a essere rivoluzionata per volere del presidente federale Gravina, che di fatto la sterilizzerà. Ma intanto continua a alimentare la Spoon River di squadre che spariscono.
  • La rinuncia del Gozzano alla promozione fra i professionisti è uno schiaffo. Ma anche le vicende di Casertana e Sambenedettese, già fallite più volte negli anni precedenti, danno da meditare.
  • Cadere dalla Serie A significa scivolare in disgrazia per incapacità di ridimensionarsi. Carpi e Novara ne sono dimostrazione, coi piemontesi che hanno speso anche cifre esorbitanti in commissioni: oltre 1,1 milioni di euro in tre anni.

Quattro società escluse dai campionati per mancanza di requisiti più una quinta che si è chiamata fuori per tornarsene nella comfort zone del calcio dilettantistico. Il bollettino estivo della mortalità in Lega Pro arriva puntuale come l’Overshoot Day e ci ricorda quanto il calcio professionistico di questo paese continui a vivere al di sopra delle proprie possibilità. Di tanta assenza di sostenibilità la terza serie della piramide calcistica nazionale continua a essere il punto più caldo de

Per continuare a leggere questo articolo