Nascondere sotto il tappeto le grandi contraddizioni sistemiche ha solo ritardato l’inevitabile, ossia la necessità di disegnare un equilibrio superiore tra capitale, lavoro e Stato e tra economie emergenti che ormai non possono più definirsi tali
Sebbene nel mondo prevalga il caos economico, qualcosa negli equilibri internazionali e nel delicato rapporto tra capitale, lavoro e Stato sta cambiando. Quanto sta accadendo non è un accidente della storia economica, bensì l’inevitabile declino di un modello di governo del sistema internazionale che, necessariamente, dovrà fare i conti con l’attuale divisione di potere tra lavoro, capitale e Stato come agente economico. Il governo dell’economia ha attraversato numerose stagioni: è passato dall’



