- Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha più volte ricordato che la crisi generata dalla pandemia impone allo stato di dare, non di prelevare.
- Ma la crescita è più lenta del previsto e se tanti sono in condizioni di sofferenza, non mancano aziende e privati che stanno meglio di prima. È giusto chiedere il loro contributo.
- Nel prossimo futuro sarà necessario ancora far ricorso alla spesa pubblica: è tempo di pensare anche a come raccogliere le risorse necessarie per evitare di trovarci di fronte a un debito pubblico incontrollabile.
Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha più volte ricordato che in epoca di pandemia non era il tempo di «prendere», ossia di aumentare le tasse, ma quello di «dare», incrementando la spesa pubblica con ristori, sussidi, incentivi, investimenti e quant’altro. Implicita in questa affermazione era la speranza che la crescita dell’economia sarebbe stata robusta ed avrebbe fornito gettito fiscale aggiuntivo per compensare la crescita della spesa. Ma con lo scoppio della guerra in Ucraina



