l’altra faccia della guerra

Eni, i prezzi di gas e petrolio salgono e i ricavi aumentano del 300 per cento

LaPresse
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  • Mentre la Russia minaccia di chiudere i rubinetti, la compagnia presenta i risultati del primo trimestre e annuncia che è pronta a guadagnare ancora di più dal settore gas.
  • I progetti di Eni sono la fotocopia dei viaggi con il ministro degli Esteri Luigi Di Maio (più quello in Egitto): da tutti i paesi il Cane a sei zampe è pronto a esportare. «È stato un trimestre di evidenti progressi nell'attuazione della nostra strategia» ha commentato Descalzi.
  • Per il momento Eni non ha aperto conti in rubli per i pagamenti del gas: «Pagheremo il gas consegnato nel rigoroso rispetto delle condizioni contrattuali e delle sanzioni internazionali. La valuta del contratto e la fattura sarà in euro e non abbiamo aperto un conto in rubli» ma la compagnia «sta analizzando la situazione».

La guerra fa bene al Cane a sei zampe. Nel primo trimestre Eni ha conseguito ricavi per 5,19 miliardi, in crescita del 300 per cento rispetto al primo trimestre 2021. L’utile netto è stato di 3,27 miliardi di euro con una crescita di 3 miliardi rispetto allo stesso periodo ha reso noto il gruppo. Per quanto riguarda i contratti con la Russia per l’import di metano, sul meccanismo di pagamento del gas a Gazprom con un nuovo conto presso Gazprombank come previsto dal decreto di marzo di Vladimir

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