Prima dello sciopero della Cgil, le proteste degli operai liguri hanno illuminato una frattura sociale. La crisi dell’acciaieria lacera la comunità che attorno alle fabbriche ha costruito coscienza e benessere
A Genova il lavoro è ancora un istinto primario, un riflesso profondo. Più antico e più radicato della coscienza ambientale e della rabbia civile. Quella del lavoro è un’esigenza di chi non sa stare con le mani in mano. Qui, nell’ex polo siderurgico di Cornigliano, il lavoro non è solo una condizione: è identità. E quando l’identità entra in crisi tutte le altre questioni – salute, territorio, mobilità, bellezza – sembrano precipitare in secondo piano. Il caso dell’ex Ilva non divide solo per ci


