Nel bilancio di Anas è stato contabilizzato come patrimonio un miliardo e 600 milioni di euro come effetto di una proroga ventennale della concessione statale sulle strade dal 2032 al 2052. Che però non esiste. E sarebbe contestata dall’Ue. Il senatore Malan: «I bilanci sono falsi»
- Per favorire l'ingresso di Anas nel gruppo Fs fu iscritta alla voce patrimonio dell’azienda delle strade una somma di oltre un miliardo e mezzo di euro considerata l’effetto dell’allungamento della concessione. Che però ad oggi non esiste.
- Gli amministratori di Anas e Fs, Simonini e Battisti, hanno inviato una lettera ai ministri dei Trasporti e dell’Economia nella quale pretendono sia varata una norma specifica per districare la matassa che loro stessi hanno ingarbugliato.
- Per risolvere la faccenda sarebbe necessaria una svalutazione che però aprirebbe voragini nei bilanci e risulterebbe come un’ammissione di colpa dei due amministratori.