Economia

Fra plusvalenze e debiti spalmati il calcio torna indietro di vent’anni

©Jonathan Moscrop - LaPresse 23 05 2007 Atene ( Grecia ) Sport Calcio AC Milan - Liverpool - 2007 UEFA Champions League Final - Atene Nella foto: Berlusconi e Maldini festeggiano con la coppa ©Jonathan Moscrop - LaPresse 23 05 2007 Athens ( Greece ) Sport Soccer AC Milan versus Liverpool - 2007 UEFA Champions League Final - Athens In the photo: Berlusconi and Maldini celebrate with the trophy
©Jonathan Moscrop - LaPresse 23 05 2007 Atene ( Grecia ) Sport Calcio AC Milan - Liverpool - 2007 UEFA Champions League Final - Atene Nella foto: Berlusconi e Maldini festeggiano con la coppa ©Jonathan Moscrop - LaPresse 23 05 2007 Athens ( Greece ) Sport Soccer AC Milan versus Liverpool - 2007 UEFA Champions League Final - Athens In the photo: Berlusconi and Maldini celebrate with the trophy

Fra dicembre 2002 e febbraio 2003 il governo Berlusconi varò il provvedimento Salva-calcio, che finì immediatamente nel mirino della commissione europea e venne successivamente riformulato, ma non cancellato. Vent'anni dopo la scena si ripete senza che il calcio italiano guarisca dai propri vizi

  •  Il decreto legge del 24 dicembre 2002, convertito in legge a febbraio 2003, permetteva di spalmare in dieci anni l’ammortamento sui diritti economici dei calciatori, gonfiato a dismisura dalla follia gestionale dei club.
  • Le società calcistiche italiane non erano riuscite a riprendersi dall’impatto della sentenza Bosman (dicembre 1995) che, eliminando il meccanismo dell’indennizzo da formazione, aveva creato una voragine nei conti.
  • Vent’anni fa era necessario che per varare un provvedimento del genere entrasse in campo un proprietario di club-premier. Adesso basta un proprietario di club-senatore. L’asticella si è nettamente abbassata.

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