La recessione tecnica dell’Italia è confermata anche dalla Commissione europea nell’ultimo trimestre dell’anno e nel primo del 2023 è confermata anche dalla Commissione europea. Il nostro paese secondo l’Ue dovrebbe crescere dello 0,3 per cento nel 2023, le stime non tengono conto della futura manovra di bilancio che secondo il governo porterà la crescita allo 0,6 per cento. 

Il ministro Giorgetti ha dichiarato che «La commissione condivide le nostre stime. È la prova che siamo sulla strada giusta: prudenza, realismo e responsabilità continueranno a essere i nostri criteri d'approccio anche per la prossima manovra». 

Il ministro ha ragione quando dice che quelle per il 2023 al momento sono «identiche», però fa finta di non vedere che per il 2024 la Commissione europea prevede una crescita del Pil del nostro paese all’1,1 per cento contro l’1,8 del governo, confermando così l’analisi dell’ufficio parlamentare di bilancio che aveva già sostenuto che il governo era troppo ottimista. Non si tratta di una questione da poco visto che il commissario agli affari economici Paolo Gentiloni ha ribadito che il rischio maggiore sul fronte della carenza di gas alla base della crisi economica e dei rincari dei prezzi si concentra nell’inverno tra il 2023 – 2024.

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