- Il neo ministro dello Sviluppo Giancarlo Giorgetti perde le deleghe sull’Energia che vanno a Cingolani che si occuperà di batterie elettriche, idrogeno e rinnovabili e dei fondi a cui ambiscono Eni, Enel e Snam.
- In compenso ha mantenuto le deleghe delle telecomunicazioni, e quindi la voce in capitolo sulle decine di miliardi che il recovery plan destinava tra le altre cose a cloud, 5G, cybersecurity,
- I due comitati interministeriali voluti da Draghi per transizione ecologica e transizione digitale sono paralleli per obiettivi: rendere le missioni per il recovery plan trasversali ma lasciano un ministro col portafoglio e uno no.
Lo schema deciso da Mario Draghi è piuttosto semplice. Due comitati interministeriali che diano l’indirizzo sulle due missioni più importanti del Recovery plan: transizione energetica e transizione digitale in modo da farne due missioni trasversali e con una regia chiara. Il comitato alla transizione digitale dipende dalla presidenza del consiglio e oltra al premier include il neo ministro per l’innovazione Vittorio Colao, così come dal ministro per la Pa, Renato Brunetta, dal ministro dell'



