TRA POLITICA E BANCHE

Al piano del Tesoro su Mps manca ancora un pezzo

LaPresse
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  • Il governo vuole risolvere il contenzioso con la Fondazione offrendole la mini Mps. Peccato che non l’ha nemmeno consultata, il dialogo è interrotto e la prospettiva per l’ente non è affatto allettante.
  • E mentre la Unicredit di Andrea Orcel guarda molto di più Bpm e persino a Generali, il cerino è in mano al Partito democratico, a cui il governo sembra dire «abbiate una banca».
  • Ma proprio per la crisi di Mps il segretario Enrico Letta non ha nemmeno sciolto le riserve sulla sua candidatura alle suppletive di Siena in sostituzione del presidente di Unicredit e ex ministro Padoan.

C’è un tassello che manca nel piano che il Tesoro avrebbe messo a punto per risolvere l’annosa questione del Monte dei Paschi di Siena e che passa per l’ipotesi spezzatino anticipata diversi mesi fa su questo giornale. Il progetto descritto dal quotidiano La Stampa prevede che lo stato paghi tre volte (e per l’ennesima volta) anche per ridimensionare l’istituto di credito senese. Widiba, la banca digitale del gruppo, infatti, sarebbe acquisita da Poste italiane, società quotata in Borsa, ma

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