La nota che riapre i giochi attorno alla vendita di ITA Airways, l’ex Alitalia, è arrivata nel tardo pomeriggio dal ministero dell’Economia: «Cessano oggi gli obblighi di esclusiva concessi dal 31 agosto a Certares, Air France-Klm e Delta. Proseguono le interlocuzioni per la definizione di un possibile accordo di cessione del controllo di Ita». 

Poche righe che però aprono nuove opportunità in una trattativa che sembrava in dirittura d’arrivo e che avrebbe visto il 49 per cento della compagnia in mano pubblica e il restante sotto il controllo della cordata composta dal fondo americano Certares in partnership commerciale con la compagnia francese Airfrance – Klm e dalla statunitense Delta. 

Con la fine dell’esclusiva annunciata dal governo Meloni torna in pista anche l’altra cordata formata dall’italiana  Msc di Aponte e dalla compagnia di bandiera tedesca Lufthansa. 

Lungo raggio sotto i riflettori

Il governo Draghi aveva annunciato la scelta di Certares il 31 agosto scorso, la scadenza per presentare un’offerta vincolante era stata prima prevista a metà ottobre e poi di nuovo rinviata a fine mese. Ora, invece, che una proroga si è scelto la strada di continuar a dialogare ma senza esclusiva.

Certares ha avuto accesso ai dati di Ita, prima di presentare una offerta «vincolante e definitiva», finora non ancora messa a punto: pesa la questione di come sviluppare le rotte di lungo raggio, in Italia su quelle brevi, la quota di mercato di ITA arriva appena al nove per cento. 

Intanto la nuova gestione di ITA, con le deleghe operative passate a Fabio Lazzerini, si è dimostrata molto più disponibile a fornire i dati, rispetto alla fase in cui Alfredo Altavilla aveva la delega alla privatizzazione. 

© Riproduzione riservata