- Nel dibattito pubblico Nord e Sud si rinfacciano spesso ragioni che proverebbero una iniqua distribuzione territoriale delle risorse: il Settentrione per i residui fiscali, il Mezzogiorno per la spesa pro capite.
- Ma le loro argomentazioni sono distorte da un vizio di fondo. L’80 per cento del bilacio pubblico non è pensato in funzione della distribuzione territoriale.
- Il Nord ha maggiore residuo fiscale perché i suoi cittadini hanno più reddito. Il Sud ha meno spesa pro capite perché conta meno beneficiari della spesa per istruzione e sanità, giovani e anziani. Per discutere si deve partire da qui.
Periodicamente si riaccende la discussione sulla distribuzione territoriale delle risorse del bilancio pubblico. Da Nord si sottolinea come nelle regioni settentrionali la differenza tra spesa pubblica erogata e gettito di imposte e contributi (il cosiddetto residuo fiscale) sia negativa, al contrario di quanto avviene nelle regioni meridionali, concludendo che i residenti del Nord trasferiscono un ammontare ingente di risorse a favore di quelli del Sud (stimato a seconda dei metodi di calcolo



