perché nulla cambi

Il patto scellerato fra politica e imprese per spartirsi ancora i porti

Governo e industria uniti contro la procedura europea che obbliga l’Italia a tassare i redditi delle autorità portuali. La volontà è di difendere lo status quo o passare a un sistema privatistico. Ma esisterebbe anche una terza via

  • Il governo deve decidere sulla procedura della Commissione europea che obbliga l’Italia a tassare i redditi delle Autorità portuali: enti, politica e industria vogliono difendere lo status quo o, in caso negativo, passare a un sistema privatistico.
  • La gestione del demanio marittimo per Bruxelles è comunque un’attività economica: inammissibili le distorsioni della concorrenza che avvengono in Italia, i cui porti sono attrattivi per gli operatori perché lo stato si accolla molti investimenti.
  • Fra sistema italiano e modello Spa esiste una terza via: il sistema portuale spagnolo è pubblico e cresce, puntando sul mercato invece che sui mercanti. L’iniziativa di Bruxelles è un’opportunità sfidante: il governo Draghi saprà massimizzare l’interesse pubblico?

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