Economia

Il pericoloso miraggio della “stadium economy”

Una lettera indirizzata al governo da Malagò, Gravina e Dal Pino chiede di accelerare e facilitare la costruzione di nuovi stadi, concepiti per essere proprietà dei club e presentati come un’opportunità di rilancio per il calcio e il paese. Ma il ragionamento si basa su troppe semplificazioni e omissioni

  • I presidenti di Coni, Figc e Lega Serie A chiedono a Conte e ai ministri interessati (Gualtieri, Spadafora e Franceschini) di semplificare al massimo l’iter per la costruzione di nuovi impianti, propagandando i benefici effetti per fiscalità dello stato e occupazione.
  • I dati si basano su studi di fattibilità che provano a prevedere il futuro. Esistono però studi di fattualità che ex post hanno valutato, in ogni contesto nazionale, i reali e poverissimi effetti della Stadium Economy.
  • Effetti economici e occupazionali per i territori: da zero a zero. Con rischi enormi di costi fiscali per la collettività. E il solo, vero caso di stadio nuovo e privato in Italia (il Giglio di reggio Emilia) è un fiasco clamoroso.

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