- Le proteste contro il caro-casa di queste settimane non riguardano solo gli studenti di Milano, Roma, Bologna, ma un’intera generazione di giovani lavoratori e famiglie a cui è stato negato il diritto all’abitare nelle grandi città.
- La complessità dell’emergenza casa può essere affrontata solo attraverso azioni multilivello, coordinate tra comuni, regioni e governo, rimettendo al centro le politiche urbanistiche.
- La questione della casa ha fatto emergere in modo inequivocabile quanto la finanziarizzazione dei mercati immobiliari abbia inibito la capacità dei governi nazionali, regionali e locali, anche di sinistra, di pianificare politiche radicali e di lungo periodo.
Le proteste contro il caro-casa di queste settimane non riguardano solo gli studenti di Milano, Roma, Bologna, ma un’intera generazione di giovani lavoratori e famiglie a cui è stato negato il diritto all’abitare nelle grandi città, come già avvenuto a New York, San Francisco, Londra, Parigi, Berlino e altre metropoli nelle quali si sono polarizzate le disuguaglianze territoriali. Il fenomeno è dovuto ad una concatenazione di molteplici fattori che, da una parte, dipendono dalla capacità dei Co



