Sono stati rieletti Ceo e Presidente, entrambi hanno espresso preoccupazione per la situazione di instabilità economica e geopolitica, ma rassicurato sulla capacità della banca di sostenere il tessuto industriale italiano. Nessun commento sul riassetto bancario in corso
Oggi, martedì 29 aprile, in occasione dell’assemblea annuale i soci di Intesa San Paolo hanno confermato il tandem Carlo Messina e Gian Maria Gros-Pietro al vertice della banca. L’appuntamento era molto atteso, soprattutto per conoscere eventuali effetti e riflessi su Intesa del riassetto bancario in corso in Italia.
L’assemblea ha approvato il bilancio 2024 e distribuito i dividendi. Mentre, per quanto riguarda i processi di opa in corso, Intesa si è tenuta fuori soprattutto perché, dopo il salvataggio delle Banche venete e l’opas su Ubi, il gruppo è quasi al limite della soglia antitrust.
In occasione della rinnovata nomina a consigliere delegato e ceo di Intesa San Paolo, Carlo Messina ha detto: «Oggi intendo rinnovare il mio massimo impegno nel guidare il nostro Gruppo nell’interesse di tutti gli stakeholder – gli azionisti, i clienti, le nostre persone e i territori – in un momento di forte discontinuità del panorama bancario italiano e in un contesto internazionale in rapida trasformazione.
Intesa Sanpaolo – negli ultimi dieci anni – è stata la prima banca in Europa per total shareholder’s return, ovvero la crescita del valore dell’azione e distribuzione di dividendi, con una crescita del 259% dal 1° gennaio 2014, distribuendo ai nostri azionisti 34 miliardi di euro cash nel periodo considerando il saldo, a valere sui risultati 2024, che verrà riconosciuto il prossimo 21 maggio. In Borsa, dal 2014 Intesa Sanpaolo ha registrato una crescita del 162% con un aumento della capitalizzazione di 54 miliardi di euro».
Il presidente Gian Maria Gros-Pietro, è poi entrato nel merito dei cambiamenti epocali in corso: «Nel corso del mandato appena concluso, il mondo è stato segnato da crescenti tensioni geopolitiche ed economiche. Ci troviamo in una situazione caratterizzata dall’introduzione di dazi che stravolgono il sistema dell’economia internazionale così come l’abbiamo conosciuta negli ultimi 30 anni.
La questione della sicurezza, della difesa, inoltre, stanno cominciando a modificare profondamente le politiche economiche dei vari paesi europei. Il mondo ha bisogno come non mai di un’Europa all’altezza del suo ruolo. Come economista d’impresa, sono abituato a pensare al futuro con ottimismo, così come fanno gli imprenditori, e a pensare che ogni difficoltà va affrontata sia predisponendo gli strumenti necessari, sia cogliendo le opportunità che ne derivano.
Con la guida intelligente e determinata di Carlo Messina, confermato nel suo ruolo di Consigliere Delegato e CEO, ci accingiamo ad affrontare i tempi che ci aspettano, con la medesima dedizione e serietà. In un mondo che cambia, Intesa Sanpaolo resterà un punto fermo. Il motore dell’economia reale e sociale del nostro Paese, una Banca leader in Europa anche nei prossimi anni».
© Riproduzione riservata